Apertura della caccia |
In vista della prossima apertura della caccia, l’Amministrazione Provinciale si è affrettata ad allestire la solita vetrina di buone intenzioni che nasconde invece una realtà fatta di scandalosi favoritismi alla categoria dei cacciatori e ad affaristi che speculano sulla mancata tutela dell’ambiente naturale: il consiglio provinciale ha adottato la Carta dei Diritti degli Animali (per intercessione dell’encomiabile Annamaria Guerra), a Sassocorvaro si è svolto il primo meeting provinciale sul patrimonio faunistico, a Carpegna si è tenuta una conferenza su gestione e tutela (?) della fauna selvatica; a livello regionale all’Abbadia di Fiastra c’è stata la presentazione del Piano Faunistico. Su quest’ultimo documento non poteva mancare la presenza e lo zampino del Presidente Ucchielli e dei suoi consulenti: tutti pronti e servili quando si tratta di scrivere nomi di specie in quella lista di morte, quest’anno anche uccellini come il fringuello, più piccoli e più leggeri di una cartuccia. Non si capisce come mai, in un momento storico segnato dalla volontà di pace e di non violenza, mentre le leggi nazionali sui maltrattamenti e le uccisioni di animali stanno per raggiungere il grado di severità che meritano, si debbano creare nuovi orizzonti e nuovi bersagli a chi si diverte sparando e ammazzando esseri viventi liberi. Qualcuno la chiama gestione: eppure solo pochi non capiscono che gestire a colpi di fucile, o se preferite di carabina, sottintende un disegno politico, cioè un giro di voti e di affari. In Provincia di Pesaro e Urbino si trova una delle situazioni più allarmanti d’Italia: del resto il suo Presidente Ucchielli propose in veste di senatore di prolungare il periodo di caccia in Italia contravvenendo a normative europee, al buon senso e alle più elementari leggi della natura. Invece Ucchielli farebbe bene a guardare come nel suo territorio ci sono sicuramente più bracconieri che quadrupedi carnivori, un clima da guerriglia nei giorni di caccia al cinghiale, allevatori e agricoltori spesso male risarciti, uccisioni di lupi nel dimenticatoio, zone di ripopolamento aperte alla caccia dalla sera alla mattina, oasi di protezione ristrette senza un vero motivo, assessori che si sbilanciano in questioni zoologiche e fanno pessime figure, cacciatori che contano i caprioli e poi li abbattono, pare, per il loro stesso bene. Inoltre, nessun provvedimento per centinaia di incidenti stradali dove gli animali muoiono e gli automobilisti rischiano tanto, battute di caccia autorizzate dentro le Oasi o dove capita nei periodi di caccia chiusa; battute di caccia non autorizzate…e impunite dentro i terreni Demaniali. Occorre che il Presidente Ucchielli, comprenda che gestire la fauna significa per esempio installare creare percorsi alternativi agli abituali attraversamenti degli animali selvatici sulle strade e installare catarinfrangenti dissuasori (nella foto un esempio che viene dal Trentino…), che di notte indirizzano la luce dell’auto in arrivo anche verso l’esterno della carreggiata.
|
|
Scrivi alla Lupus | Home Page Lupus in Fabula |